Con decreto ministeriale 11 maggio 2016 è stata attivata la misura Cultura Crea, rivolta alla nascita di nuove imprese che operano nel settore del turismo e dell’industria culturale e creativa nelle regioni Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Le risorse a disposizione ammontano a circa 40 milioni di euro.
Possono accedere alla misura le imprese costituite in forma societaria, di capitali o di persone, anche cooperative che abbiano unità produttive nei territori delle predette regioni. Sono preferite in sede di valutazione delle domande, le iniziative proposte da imprese giovanili e femminili.
I programmi d’investimento devono prevedere spese ammissibili fino ad € 400.000,00 e riguardare l’introduzione di innovazioni di processo, di prodotto o di servizio, in una delle seguenti aree:
- sviluppo ed applicazione di tecnologie innovative per la creazione di dati ed informazioni in grado di accrescere, qualificare o innovare le modalità e gli strumenti di archiviazione, organizzazione, condivisione, accessibilità della conoscenza legata all’industria culturale;
- sviluppo ed applicazione di processi e protocolli innovativi nel quadro delle attività di restauro, manutenzione, recupero, rifunzionalizzazione, relativamente a materiali, tecnologie, tecniche e strumenti adottati, con particolare riferimento alle attività di diagnostica e di analisi per la valutazione della vulnerabilità, alle attività di prevenzione e gestione dei rischi e dei fattori di degrado, ai materiali ed alle tecniche di intervento, alle soluzioni impiantistiche innovative ed energetiche efficienti, applicate al patrimonio materiale ed immateriale;
- sviluppo di modalità e strumenti innovativi di offerta di beni e sistemi di beni in forma integrata con le risorse del territorio, processi innovativi per la gestione, del patrimonio culturale e delle risorse del territorio. Piattaforme digitali, prodotti software ed hardware per nuove modalità di fruizione, comunicazione e promozione delle risorse. Attività legale all’incremento dell’offerta collegata alla fruizione turistico culturale;
- sviluppo di strumenti e soluzioni applicative in grado di ingegnerizzare le attività di gestione di beni ed attività culturali.
Sono finanziati i costi relativi all’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature ed arredi nonché per l’acquisto di software, brevetti, licenze e marchi.
Per la realizzazione dei progetti può essere erogato un finanziamento a tasso zero, senza garanzie e da rimborsare in otto anni, a copertura del 40% delle spese ammissibili, unitamente ad un contributo a fondo perduto a copertura dell’ulteriore 40% delle spese ammissibili. In ogni caso, la somma degli importi erogati per il finanziamento agevolato ed il contributo a fondo perduto non può essere superiore all’80% delle spese ammissibili. Tale somma è elevata al 90% dei costi ammissibili se il richiedente è costituito in forma di società giovanile o femminile.
Le domande di accesso alla misura Cultura Crea possono essere presentare mediante procedura informatica attraverso il portale Invitalia.
Avvocato del Foro di Salerno. Founder Studio Legale Greco – diritto civile e tributario. CEO & Founder del portale Campania Europa.
Interessante. Peccato che non ci sia mai nulla di simile qui in Emilia Romagna…