Aumentare l’erogazione congiunta di servizi avanzati di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle filiere tecnologiche, ritenute strategiche in Campania.
Questo è lo spirito del bando pubblicato con decreto dirigenziale 254 del 20 dicembre 2011. In ballo 30 milioni di euro, da ripartire come aiuti a fondo perduto, in progetti di ricerca fondamentale, sperimentale, industriale (cosiddetti progetti R&S) nel settore della salute umana.
Permetteranno di valorizzare le strutture di ricerca regionali, favorire il trasferimento tecnologico (acquisto di diritti di brevetto, licenze, know-how, conoscenze tecniche non brevettate) tra strutture di ricerca ed imprese nel settore delle biotecnologie in Campania innalzando il contenuto di prodotti, processi e servizi accrescendone la competitività sul mercato.
Settori tecnologici ed attività di ricerca ammissibili e contenuto dei programmi
I programmi possono essere monosettoriali o intersettoriali, e prevedere attività rivolte ad una o più delle seguenti tematiche tecnologiche:
- Biomedicina, sviluppo di strategie cliniche terapeutiche per la cura e prevenzione di patologie dell’uomo;
analisi dei meccanismi di patogenesi, diagnostica, prognostica nonché sviluppo di strategie terapeutiche innovative per la cura e la prevenzione di malattie rare; - Biomedicali e diagnostica molecolare, progettazione di metodologie, dispositivi e apparecchiature;
- Biotecnologie per la salute umana, sviluppo di strategie terapeutiche molecolari per patologieinfiammatorie, neoplastiche, cardiovascolari e neurodegenerative;
Sviluppo di modelli cellulari ed animali per lo studio dipatologie umane; - Biotecnologie industriali, sviluppo di prodotti e processi innovativi di interesse industrialeper la salute dell’uomo, compreso l’ambiente, basati anche su strategie di cell factories;
- Biotecnologie per il benessere umano, sviluppo di nuovi processi, prodotti e modelli per il benessereumano (ad es. nei settori della nutraceutica, cosmetoceutica edella nutrizione);
- Biotecnologie per lo sviluppo di nuovi farmaci, sviluppo di molecole farmacologicamente attive, anche mediantestrategie di sintesi chimica e di screening di sostanze sintetiche e naturali.
I programmi dovranno prevedere, questa è una illustrazione sommaria, l’individuazione di una filiera di prodotto, la messa in rete di competenze disciplinari da parte dei soggetti proponenti, la creazione di una struttura organizzativa di gestione, l’attrazione di giovani talenti e qualificati studiosi e ricercatori italiani o stranieri.
E’ richiesto l’avere un significativo impatto sul riposizionamento strategico del tessuto socio economico della Regione Campania e le attività dovranno concludersi entro il 30 giugno 2015.
Soggetti proponenti: sinergie tra piccole e medie imprese ed enti di ricerca!
Per beneficiare dell’aiuto previsto dal bando occorre che Organismi di ricerca (solo a titolo di esempio, dipartimenti per gli Atenei, istituti per il CNR, etc) si propongano come capofila di aggregazioni composte da:
- almeno 2 organismi di ricerca;
- almeno 3 imprese, due delle quali siano piccole e medie imprese;
- almeno 1 struttura per il trasferimento tecnologico.
Le proposte progettuali possono essere presentate scegliendo una delle seguenti modalità:
- Associazione Temporanea con capofila l’organismo di ricerca proponente;
- Consorzio, società consortile, costituita o costituenda, con capofila l’organismo di ricerca proponente;
- Rete di imprese, nelle forme di legge previste (si legga l’articolo 3, comma 4-ter dalla Legge 9 aprile 2009, n. 33), con capofila l’organismo di ricerca proponente.
Dotazione finanziaria disponibile ed ammontare del contributo a fondo perduto
Il bando dispone di risorse pari a 30 milioni di euro. Le proposte progettuali R&S devono avere un costo complessivo compreso tra 2 milioni e 4 milioni di euro.
L’intensità del contributo può raggiungere le seguenti percentuali:
- 100% del costo complessivo per le attività di ricerca fondamentale (lavori sperimentali o teorici per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza o utilizzazioni pratiche dirette);
- 50-70% del costo complessivo per le attività di ricerca industriale (ricerche o indagini miranti ad acquisire nuove conoscenze per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere il dei prodotti, processi o servizi esistenti);
- 25-70% del costo complessivo per le attività di sviluppo sperimentale (acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati).
Le spese ammissibili
Sono ammissibili a finanziamento:
- spese di personale;
- costi della strumentazione e delle attrezzature utilizzate per il progetto di ricerca e per la sua durata;
- costi per fabbricati e terreni utilizzati per il progetto di ricerca;
- costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne;
- costi per materiali, forniture e prodotti analoghi, direttamente imputabili all’attività di ricerca;
- costi sostenuti per gli studi di fattibilità tecnica;
Termini di presentazione delle istanze
La documentazione per accedere all’agevolazione va fatta pervenire, a mezzo plico chiuso e sigillato, entro le ore 12.00 del 26 marzo 2012 all’AGC 06 Regione Campania – Settore 01- Ricerca scientifica via Don Bosco 9/e 80141 Napoli.
Documentazione da scaricare per i finanziamenti in progetti di ricerca nel settore delle biotecnologie
- Bando;
- Domanda di partecipazione;
- Dichiarazione dimensione delle imprese aderenti;
- Dichiarazione effetto incentivante;
- Dichiarazione di affidabilità economico-finanziaria;
- Dichiarazione di affidabilità tecnico-scientifica;
- Programma R & S.
Avvocato del Foro di Salerno. Founder Studio Legale Greco – diritto civile e tributario. CEO & Founder del portale Campania Europa.