Sei ricercatore con un’idea per un progetto di ricerca o di innovazione? Desideri migliorare le competenze o la capacità del tuo istituto di ricerca? Sei un imprenditore che desidera intraprendere attività di ricerca e di innovazione?
Le risposte positive ad una di queste tre domande rappresentano un importante punto di partenza per proseguire la lettura. Lo scopo di questo articolo è fornirvi sinteticamente una mappa per muoversi nel labirinto delle opportunità offerte dall’Unione Europea per creare, sviluppare e mettere sul mercato idee nel settore della ricerca ed innovazione.
Di seguito sommari spunti per la definizione dell’idea e la selezione degli strumenti finanziari per materializzare il vostro investimento in ricerca e innovazione.
L’idea.
Tutto deve necessariamente avere inizio dalla vostra idea: occorre delineare con chiarezza la vostra proposta senza lasciarsi condizionare, almeno in questa fase, dalle fonti di finanziamento disponibili. Mettetevi comodi ed iniziate a trovare risposte a domande simili a queste:
- “voglio sviluppare o potenziare l’attività di ricerca della mia organizzazione?”, “l’obiettivo è potenziare la formazione o avviare nuove attività di ricerca per generare conoscenze?”.
- “voglio aggiornare i processi produttivi, migliorare beni o servizi oppure crearne di nuovi da mettere sul mercato?”, “Voglio sviluppare beni e servizi che consentano di creare o accedere nuovi mercati?”.
- “voglio creare una nuova impresa oppure estendere il raggio d’azione della mia impresa esistente, imponendo il mio business anche all’estero?”
Porsi e rispondere a domande simili contribuirà a circoscrivere la vostra idea e vi aiuterà, nella fase successiva alla elaborazione del vostro progetto, ad individuare lo strumento più idoneo per realizzarlo.
Analisi degli strumenti di finanziamento.
Possiamo, una volta delineati gli elementi cardine del vostro progetto, fare uno screening degli strumenti che l’Unione Europea pensati per il settore della ricerca e innovazione. Sono essenzialmente 3:
- Settimo Programma Quadro per le attività di Ricerca;
- Programma Quadro per l’Innovazione;
- Fondi Strutturali e Fondo di Coesione.
Il Settimo Programma Quadro per la Ricerca è dotato per il periodo 2007-2013 di un buget di 50 miliardi di euro. E’ lo strumento principe per sostenere le attività di ricerca e sviluppo. Offre sostegno a progetti di ricerca collaborativi ed individuali e funziona in forma concorrenziale. Vengono cioè cofinanziati progetti che rispondono a specifici inviti a presentare proposte, e sottoposti a valutazioni da parte di esperti indipendenti.
E’ notizia di giorni fa che solo per il 2012, la Commissione dota il Programma Quadro di ben 7 miliardi di euro, uno stanziamento senza precedenti per la Ricerca nell’Unione Europea.
Il Programma Quadro per la Competitività e l’Innovazione, dotato di un bilancio di 3,6 miliardi per il periodo 2007-2013 prevede programmi specifici che promuovono l’innovazione (ad esempio il Programma Eco-Innovation). Possono avvalersi delle risorse disponibili soprattutto le piccole e medie imprese attive nella diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, le energie rinnovabili e che promuovono l’efficienza energetica.
I Fondi strutturali ed il Fondo di coesione funzionano mediante programmi operativi sviluppati in ogni regione (vedi il Por FSE 2007-2013 Campania) e Stato membro per il periodo di programmazione 2007-2013. Le aree tematiche sono varie, e per l’innovazione e l’impresa, è previsto un finanziamento complessivo dell’Unione Europea di oltre 86 miliardi di euro.
Diversamente dagli strumenti prima illustrati, la gestione dei Fondi Strutturali è decentrata agli organismi regionali o nazionali.
La forza di questi strumenti è, oltre al finanziamento, la possibilità di entrare in un circuito di reti (networking) o crearne di nuove. Oppure utilizzarne le informazioni e fruire di ulteriori servizi.
Modalità di erogazione del finanziamento.
Come per gli strumenti, anche per i meccanismi di finanziamento, le opzioni sono 3:
- Sovvenzione/Cofinanziamento;
- Garanzie, prestiti, capitale di rischio;
- Contratti di servizi.
Si parla di cofinanziamento quando il vostro progetto viene finanziato per una percentuale (maggioritaria o minoritaria) con le risorse di uno dei tre strumenti di finanziamento e risorse del richiedente.
Questa modalità di finanziamento esclude ogni forma di coinvolgimento contemporaneo degli altri strumenti di finanziamento. A titolo di esempio, chi ottiene un cofinanziamento a valere sui Fondi Strutturali non potrà appoggiarsi per la quota di investimento residuo agli altri due strumenti e viceversa.
Solo per i Fondi Strutturali, è possibile che il cofinanziamento possa affiancarsi a risorse pubbliche nazionali o regionali pubbliche e private.
E’ sempre possibile, comunque, affiancare uno dei tre strumenti, ai fondi del Gruppo della Banca Europea per gli Investimenti.
Il quadro dei prestiti/capitali di rischio è rappresentato dal meccanismo del RSFF (Risk Sharing Financial Facilities) per il 7° programma quadro: si tratta di un meccanismo che favorisce l’accesso ai prestiti della Banca europea per gli investimenti (BEI) per coloro che partecipano ad azioni di ricerca europee di ampia portata.
Nell’ambito del Programma Quadro per l”Innovazione, che coinvolge in via principale le PMI, sono previsti strumenti finanziari comunitari gestiti dal Fondo europeo per gli investimenti (FEI) per conto della Commissione europea. Il FEI offre garanzie di prestito volte a incoraggiare le banche ad erogare più finanziamenti alle PMI che intendono accedere al credito. Le PMI, in ogni caso, non possono ottenere finanziamenti diretti dal FEI ma devono mettersi in contatto con contattare un intermediario finanziario nazionale.
Per quanto riguarda i Fondi Strutturali, molte regioni ricorrono anche allo strumento JEREMIE (Risorse europee congiunte per le micro e le medie imprese) per migliorare l’accesso ai fondi da parte delle micro, piccole e medie imprese. I fondi JEREMIE non vengono erogati direttamente alle PMI. Attualmente, la Regione Campania, ha dato il via a manifestazioni di interesse per individuare intermediari regionali a cui affidare le risorse per l’erogazione dei finanziamenti.
Infine, i contratti di servizio, vengono sottoscritti a seguito dell’aggiudicazione attraverso gare d’appalto. E’ possibile consultare le gare d’appalto aperte per appalti di importo superiore a 137.000,00 euro ed inferiore a 211.000,00 euro.
Per poter accedere alle gare d’appalto con procedura ristretta (per importi inferiori alle soglie di cui sopra) oppure alle procedure negoziate (per importi inferiori ai 60 000 EUR), è consigliabile registrarsi nei vari elenchi di esperti compilati sulla base di “inviti a manifestare interesse” nei siti web delle varie direzioni generali della Commissione (http://ec.europa.eu/dgs_it.htm) e cercare in questi siti gli eventuali annunci di “gare d’appalto“.
A quanto pare il labirinto delle opportunità è variegato ed al tempo stesso estremamente complesso. Spero di avervi dato spunti utili per l’implementazione dei vostri progetti di ricerca innovativi. Vi invito ad illustrare il vostro punto di vista, arricchendo il mio contributo con i vostri contributi, illustrando le vostre idee e progetti, link a risorse utili o raccontando la vostra esperienza di ricerca realizzata con strumenti di finanziamento dell’Unione Europea.
Avvocato del Foro di Salerno. Founder Studio Legale Greco – diritto civile e tributario. CEO & Founder del portale Campania Europa.