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E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 2 luglio 2013 la circolare del Ministero dello Sviluppo economico che fornisce chiarimenti e condizioni di accesso ai finanziamenti del Bando Start-up, di cui al decreto ministeriale del 6 marzo 2013.
Il provvedimento, come annunciato nelle scorse settimane su Campania Europa, esplica le condizioni di ammissibilità, specifica i requisiti soggettivi ed oggettivi, i termini di accesso alle agevolazioni.

Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal decreto MISE le imprese, incluse le start-up innovative:

  • costituite da non più di 6 mesi dalla presentazione della domanda;
  • di piccola dimensione e, cioè, che abbiano meno di 50 dipendenti ed un fatturato annuo inferiore a 7 milioni di euro;
  • costituite in forma di società, anche società cooperative i cui soci siano esclusivamente persone fisiche;
  • con sede legale nelle regioni Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna;
  • in cui la compagine sociale sia composta, in maggioranza assoluta numerica e di partecipazione, da persone fisiche.

Possono beneficiare delle agevolazioni, in via generale, tutte le persone fisiche che intendano costituire una nuova società nel termine di 30 giorni dalla comunicazione di concessione delle agevolazioni previste dal decreto ministeriale.

Gli aiuti sono concessi per i piani d’impresa che prevedano uno o tutti i seguenti interventi:

  • adozione di soluzioni tecniche, organizzative e produttive nuove rispetto al mercato di riferimento, anche in chiave di riduzione dell’impatto ambientale;
  • ampliamento del target di utenza del prodotto/servizio offerto;
  • sviluppo e vendita di prodotti/servizi innovativi o migliorativi rispetto ai bisogni dei clienti;
  • adozione di modelli di business orientati all’innovazione sociale, anche attraverso l’offerta di prodotto/servizi volti ad intercettare bisogni sociali o ambientali.

Vengono concessi, inoltre, contributi imprese, incluse le start-up innovative del settore delle tecnologie digitali e, comunque, le imprese che abbiano programmato investimenti rivolti a valorizzare i risultati della ricerca pubblica e privata.

Nel primo caso, l’aiuto è concesso in relazione ai costi sostenuti dall’impresa nei primi 4 anni successivi alla data di presentazione della domanda relativi a:

  • Interessi sui finanziamenti esterni concessi all’impresa;
  • Spese di affitto di impianti, macchinari, attrezzature tecnologiche necessarie all’impresa;
  • Ammortamenti e canoni di leasing relativi agli impianti, macchinari ed attrezzature suddette;
  • Costi salariali relativi al personale dipendente.

L’importo, per anno, del contributo concedibile può raggiungere 50.000 euro a copertura, nei primi 3 anni, del 35% per singolo anno dei costi ammissibili.

Per il quarto anno, la copertura è invece pari al 25% dei costi ammissibili. Complessivamente, su 4 anni, il contributo non può superare i 200.000 euro.

In ogni caso l’importo annuo del contributo erogato a ciascuna impresa beneficiaria non può comunque eccedere il 33% del contributo massimo complessivamente concesso al medesimo soggetto.

Alle imprese, incluse le start-up innovative del settore delle tecnologie digitali e, comunque, le imprese che abbiano programmato investimenti rivolti a valorizzare i risultati della ricerca pubblica e privata, sono riconosciute le seguenti agevolazioni:

  • contributo in conto impianti per la realizzazione dei programmi di investimento fino a 200.000 euro (nei limiti del regime de minimis);
  • servizi di tutoring tecnico-gestionale, erogati direttamente dall’ente gestore della misura, a sostegno della fase di avvio dell’impresa del valore di 5.000 euro per impresa beneficiaria.

Sono ammissibili le seguenti spese:

  • impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, funzionali alla realizzazione del programma di investimento;
  • componenti hardware e software funzionali al progetto di investimento;
  • brevetti e licenze;
  • certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • progettazione, sviluppo, personalizzazione,  collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche funzionali al progetto di investimento, nonché relativi interventi correttivi e adeguativi.

Le domande di agevolazione, corredate dai piani di impresa, possono essere presentate a partire dal 4 settembre 2013 attraverso la piattaforma telematica sul sito web: smartstart.invitalia.it

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